Bibliografia
Discorsi

1983-1987
- Il Governo Craxi
- Sigonella


IL GOVERNO CRAXI
Nelle elezioni del giugno 1983 il risultato elettorale del Psi non fu pienamente soddisfacente (passò dal 9,8% all'11,4%). Craxi, però, risultava ormai l'ago della bilancia della politica italiana. Il 21 luglio 1983 il presidente Pertini gli affidò l'incarico per la formazione del nuovo esecutivo. Il 4 agosto Craxi formò il suo primo Governo, un pentapartito Dc-Psi-Psdi-Pli-Pri. Il primo presidente del Consiglio socialista rimase a Palazzo Chigi fino al 17 aprile 1987.
Il nuovo governo ereditò una situazione difficile: inflazione superiore al 15%, debito pubblico vicino al prodotto interno lordo; aumento della spesa sociale e della disoccupazione; industria in piena fase di recessione. Il programma di Craxi mirava a ridurre le cause inflazionistiche, restituire competitività alle imprese, riequilibrare lo stato sociale, promuovere la ricerca e la cultura. Altro elemento caratterizzante dell'esperienza governativa fu l'attenzione ai temi della pace e della cooperazione tra i popoli. Scelte concrete furono la riduzione o la cancellazione del debito di alcuni Paesi in via di sviluppo nei confronti dell'Italia e gli aiuti generosi ai paesi dell'altra sponda del Mediterraneo per sottrarre il bacino al rischio di essere un focolaio permanente di tensioni e di conflitti.

Biografia

Nel 1984 Craxi affrontò il problema del costo del lavoro. Il 14 febbraio, dopo una serie di infruttuosi incontri con i sindacati, il Governo varò un decreto che prevedeva il taglio di quattro punti di scala mobile. Pci e sindacati reagirono duramente accusando l'esecutivo di aver agito senza consultare le parti sociali. Dopo l'ostruzionismo parlamentare del Pci e l'approvazione di un decreto bis si raccolsero le firme per un referendum abrogativo che si svolse il 9 e 10 giugno 1985: il 54,3% dei votanti si espresse contro all'abrogazione della legge.
Il 18 febbraio 1984 il presidente del Consiglio e il segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Agostino Casaroli, firmarono a Palazzo Madama il nuovo Concordato tra l'Italia e il Vaticano. Fu regolata la questione dei beni e degli enti ecclesiastici; un nuovo sistema di aiuto economico (l'otto per mille nella dichiarazione dei redditi) sostituì la vecchia congrua. Fu confermato l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole, ma la scelta di fruirne divenne facoltativa.
Dall'11 al 14 maggio 1984 si tenne a Verona il 43° Congresso nazionale del Psi e Craxi fu riconfermato segretario per acclamazione dai delegati.

SIGONELLA
Il 7 ottobre 1985 un commando palestinese sequestrò, nelle acque antistanti l'Egitto, la nave italiana da crociera Achille Lauro con 545 persone a bordo. Un cittadino statunitense di origine ebraica, Leon Klinghoffer, fu assassinato dai terroristi e il suo corpo gettato in mare. Il 9 ottobre, con la mediazione dell'OLP, la nave rientrò a Porto Said, in Egitto, e gli ostaggi furono liberati. Il giorno seguente, i quattro dirottatori e un esponente dell'Olp, Abu Abbas, furono intercettati su un aereo mentre sorvolava il territorio italiano dai caccia americani che lo costrinsero ad atterrare nella base Nato di Sigonella, in provincia di Siracusa. Gli americani chiesero la consegna dei terroristi, ma il Governo italiano si oppose alla richiesta: il reato era stato commesso su una nave italiana, Sigonella si trova in territorio italiano e quindi spettava all'Italia perseguire i reati. I carabinieri, opponendosi con le armi alle truppe speciali statunitensi, presero in custodia i terroristi. Il 12 ottobre Abu Abbas lasciò l'Italia per Belgrado; il Governo americano inviò una dura nota di protesta.
La vicenda di Sigonella causò una crisi di governo culminata con le dimissioni di Craxi in seguito alla fuoriuscita del Partito repubblicano dalla coalizione governativa. Tuttavia, la crisi rientrò con la partecipazione di Craxi al vertice dei sette Paesi più industrializzati del mondo a New York. Craxi, infatti, ebbe modo di chiarire con il presidente americano Reagan le divergenze maturate a seguito del dirottamento dell'Achille Lauro.  
Il 26 giugno 1986 il Governo chiese la fiducia per un decreto sulla finanza locale senza ottenerla. Craxi formò un nuovo governo, una riedizione del pentapartito, che, però rimase debole per la mancata disponibilità della Dc a collaborare con il Psi. Il 17 aprile 1987 nuove e definitive dimissioni furono il preludio alle elezioni politiche anticipate. Il 14 giugno 1987 il risultato elettorale premiò l'operato craxiano: il Psi salì, infatti, al 14,3% dei consensi. La guida dei successivi governi fu affidata prima a Goria, poi a De Mita e successivamente ad Andreotti.

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